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Moscato, Enzo.

Attore, regista e autore di teatro italiano. Laureatosi in Filosofia, si avvicinò al teatro come attore e, in seguito, come autore. Soprattutto in questa veste condusse un originale esperimento di scrittura-rappresentazione utilizzando una pluralità di registri linguistici e idiomatici arcaici e contemporanei. La carica visionaria dei suoi lavori drammaturgici lo rivelarono alla critica nazionale, che ha riconosciuto in M. un moderno continuatore del teatro napoletano e gli ha attribuito numerosi premi (premio Riccione-Ater, premio Ubu, premio speciale Idi). Tra i suoi monologhi ricordiamo: Occhi gettati (1986), Scanna play sùrice (1987) e Pièce noire (1988), allestita dalla cooperativa "Nuova Scena". Del 1988 è anche Festa al celeste e nubile santuario, di cui fu autore, con la regia di A. Pugliese. Nel 1992 gli attori di Teatri Uniti interpretarono Rasoi (premio della Critica italiana, Biglietto d'oro Agis), un pezzo su Napoli a cui l'autore partecipava direttamente, arricchendo lo spettacolo con alcuni classici della canzone napoletana. Nel 1993 M. scrisse Compleanno e La psycose paranoïaque chez les artistes, con cui partecipò alla rassegna Sotto il vulcano. Nel 1994 vennero allestiti i due spettacoli Mal-d'Hamlé e il recital Embargos, scritto, diretto e interpretato da M. che si meritò il premio Ubu; nel 1995 venne rappresentato Recidiva alla Biennale di Venezia e nel 1996 Lingua, carne, soffio a Santarcangelo. Ha lavorato anche nel cinema con M. Martone in Morte di un matematico napoletano (1992), con Pappi Corsicato in Libera (1993), e con Raul Ruiz in Il viaggio clandestino (1993) (n. Napoli 1948).